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Il presente articolo si basa sull’approfondita analisi del D.L. 73/2025 fornita dalla Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali (FIAP).

Il 21 maggio 2025 ha segnato una data spartiacque per il settore dell’autotrasporto in Italia, con l’entrata in vigore del Decreto-Legge 73/2025, noto anche come D.L. Infrastrutture.

Questa nuova normativa rappresenta una svolta profonda e attesa, introducendo disposizioni di natura imperativa e inderogabile che mirano a riequilibrare i rapporti contrattuali, rafforzando la posizione delle imprese di trasporto nei confronti di committenti e caricatori. Il decreto affronta in modo sistematico due delle problematiche più sentite e storiche del settore: la gestione dei tempi di attesa per le operazioni di carico e scarico e la garanzia della tutela dei pagamenti.

Tempi di attesa: fine dell’incertezza e indennizzi automatici

Il D.L. 73/2025 rivoluziona la disciplina dei tempi di attesa, ponendo fine a un’area di incertezza che ha spesso generato contenziosi e inefficienze. Il cuore della novità risiede nell’introduzione di una franchigia fissa e inderogabile di 90 minuti per ogni singola operazione di carico o scarico. Questo periodo inizia al momento dell’arrivo del veicolo nel luogo designato e costituisce una protezione minima per il vettore, non modificabile a suo svantaggio da alcuna clausola contrattuale….Le parti hanno la facoltà di concordare esclusivamente tempi di attesa più brevi, a beneficio del trasportatore, ma mai più lunghi.

La ragione di questa natura imperativa va oltre la mera tutela economica dell’autotrasportatore: è intrinsecamente legata alla sicurezza stradale e all’efficienza complessiva del sistema dei trasporti.

Un meccanismo di indennizzo rivoluzionario: la vera innovazione risiede nel sistema di indennizzo automatico e inderogabile. Superati i 90 minuti di franchigia, scatta automaticamente un compenso di 100 euro per ogni ora o frazione di ora ulteriore di attesa. Questo importo, soggetto a rivalutazione annuale in base all’indice ISTAT, è garantito dalla responsabilità solidale di committente e caricatore. Un meccanismo che elimina la necessità di estenuanti contrattazioni post-servizio, offrendo un risarcimento immediato e certo agli autotrasportatori.

Tecnologia a supporto della prova: per eliminare le frequenti contestazioni sui tempi, il decreto introduce strumenti probatori moderni e oggettivi. L’orario di arrivo del mezzo può ora essere dimostrato attraverso il sistema satellitare di geolocalizzazione del veicolo o il tachigrafo intelligente di seconda generazione.

Nuovi obblighi per committenti e caricatori: la normativa responsabilizza in maniera significativa committenti e destinatari delle merci, imponendo loro obblighi inderogabili di fornire informazioni precise su luoghi, orari e modalità di accesso per le operazioni di carico e scarico. Questa previsione, apparentemente di dettaglio, ha un impatto notevole sull’organizzazione del lavoro e sull’efficienza dell’intera catena logistica. È inoltre sancito come inderogabile il diritto del conducente ad assistere e verificare la regolarità delle operazioni di carico, in particolare per quanto riguarda la sistemazione della merce, in quanto funzionale alla sicurezza della circolazione e alle responsabilità previste dal Codice della Strada (articoli 164 e 167).

La tutela dei pagamenti: il potere crescente dell’AGCM.

Sul fronte della tutela economica, il D.L. 73/2025 rafforza in maniera decisiva gli strumenti a disposizione del settore. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è ora investita di nuovi e incisivi poteri di intervento. Qualora le violazioni relative ai termini di pagamento dovessero configurare anche un abuso di dipendenza economica, l’AGCM potrà agire sia d’ufficio che su segnalazione diretta del creditore o del Comitato centrale dell’albo degli autotrasportatori. L’Autorità avrà la facoltà di adottare diffide e applicare sanzioni significative in caso di violazioni.

Questa attribuzione di poteri all’AGCM rappresenta un’innovazione fondamentale, introducendo un presidio pubblicistico che trascende la tradizionale impostazione meramente privatistica della materia. L’obiettivo è tutelare non solo gli interessi economici degli autotrasportatori, ma anche l’efficienza complessiva del mercato.

Le implicazioni pratiche per le aziende di autotrasporto.

Per le aziende del settore, queste novità si traducono in vantaggi concreti e diritti rafforzati. Si otterranno una maggiore certezza nei rapporti commerciali, grazie a tempi definiti, indennizzi automatici e una più robusta tutela nei pagamenti. Parallelamente, le nuove disposizioni consentiranno una migliore programmazione del lavoro, facilitata dagli obblighi informativi imposti alle controparti.

Il D.L. 73/2025 segna un punto di svolta, introducendo per la prima volta un sistema organico di norme imperative a protezione degli operatori. Le imprese di trasporto dovranno ora intraprendere un’attenta revisione dei propri contratti, eliminando qualsiasi clausola che possa risultare nulla in quanto in contrasto con le nuove norme inderogabili. Sarà altrettanto fondamentale adeguare le procedure operative interne e i sistemi di rilevazione dei tempi, sfruttando al meglio gli strumenti di tutela ora disponibili.

Questo intervento legislativo riflette una rinnovata attenzione verso l’autotrasporto, un settore strategico per l’economia nazionale, fornendo quelle tutele imperative richieste da tempo. La corretta e rigorosa applicazione di queste nuove disposizioni, nel rispetto della loro inderogabilità, potrà contribuire in modo significativo alla modernizzazione e al rafforzamento dell’autotrasporto italiano.

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